Una dolce nonnina nella sua casetta dal tetto rosso, tra il gatto e i fiori, tra pentole e gomitoli di lana, insegna alla piccola Cappuccetto come difendersi dal lupo per diventare grande, perché la nonna lo sa che il lupo ci prova sempre, è stata anche lei una piccola Cappuccetto.
La nonna organizza una Scuola nel bosco per Cappuccetti, ma anche per Anatrini, Porcellini e Caprettini insomma per tutti quelli che possono avere a che fare con il Lupo.
Bisogna riconoscere i lupi e scacciarli per attraversare il bosco in santa pace. Il lupo si traveste, si nasconde, cambia la voce, cambia strada e cerca bambine con cappuccetti in testa… insomma c’è da stare molto attenti! Cappuccetto ha imparato in fretta a difendersi e a smascherare lupi perché la dolce nonnina conosce tutte le armi segrete ma il lupo ha già spalancato la bocca…
Uno sguardo sulla storia di Cappuccetto che sposta l’attenzione sul gioco pur rimanendo intatti i momenti topici della fiaba. La scenografia si svela di volta in volta, un’artista costruisce intorno alla nonna in diretta con la lavagna luminosa, la casa, il bosco, la strada più lunga…
Teatro d’attore e immagini con lavagna luminosa