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12 Aprile 2025
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Pro Loco Faenza, Faenza

Visite Guidate di Primavera - Pro Loco Faenza - 12 aprile 2025

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12 Aprile 2025
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Pro Loco Faenza, Faenza
Descrizione e programma

VENERDÌ 11 e SABATO 12 APRILE 2025

SAGRA DEL PELLEGRINO.
ALLA SCOPERTA DEL SOBBORGO DELLA GANGA.
In collaborazione con il MIC e la Sagra del Pellegrino.

  • VENERDÌ 11 APRILE 2025
    Ore 18.00* - Ore 18.30*

    Le ceramiche  dell'epoca rinascimentale-manfrediana al MIC e il Complesso di San Giovanni Battista.

    Ritrovo: entrata MIC, Viale Baccarini
    *€ 5/€ 3 soci Pro Loco

    > Durata visita 1 ora circa;
    > Info accessibilità: senza barriere architettoniche.

 

  • SABATO 12 APRILE  2025
    Ore 15.00 *
    Alla scoperta del MISA (Museo Istituto Statale d'Arte).
    La scuola cha fu di Ballardini, al Palazzo Spada di Faenza.

    Ritrovo: entrata MIC, Viale Baccarini
    *€ 5/€ 3 soci Pro Loco

    > Durata visita 1 ora e 30' circa;
    > Info accessibilità: senza barriere architettoniche.

 

  • SABATO 12 APRILE  2025
    Ore 19.30* - Ore 20.00*
    Le ceramiche  dell'epoca rinascimentale-manfrediana al MIC e il Complesso di San Giovanni Battista.

    Ritrovo: entrata MIC, Viale Baccarini
    *€ 5/€ 3 soci Pro Loco

    > Durata visita 1 ora circa;
    > Info accessibilità: senza barriere architettoniche.

 

Fine-settimana ricchissimo per la Pro Loco Faenza che partecipa e collabora alla Sagra del Pellegrino con visite guidate diverse e in ben tre distinti momenti: venerdì pomeriggio, sabato pomeriggio e sabato sera. Poiché la Sagra del Pellegrino è organizzata dal Rione Rosso, le visite si svolgono in questo grande isolato e vanno tutte sotto il titolo «Alla scoperta del sobborgo della Ganga», dal nome dell’antico, popolare e malfamato (“Ganga” significava “feccia”, “gente poco raccomandabile”) quartiere corrispondente alla parte occidentale della zona, attorno alla parrocchia (scomparsa) di Sant’Antonio della Ganga, originariamente in quella che oggi è Via Nuova; il sobborgo fu “bonificato” e in parte demolito a partire dalla seconda metà dell’800 con la costruzione dell’attuale Viale della Stazione.

Si inizierà venerdì 11 aprile alle 18 (con un secondo turno che partirà invece alle 18.30) con il Mic (Museo Internazionale delle Ceramiche, aperto gratuitamente per g.c. della Fondazione), ove si vedrà una selezione di ceramiche dell’epoca rinascimentale-manfrediana, in particolare legate a Cassandra Pavoni che della Sagra è un po’ la Musa ideale. Come noto, Cassandra fu la donna amata da Galeotto Manfredi (che però per ragion di stato dovette sposare la tredicenne bolognese Francesca Bentivoglio, ma i due si detestavano ed anzi Francesca arrivò ad ordire una congiura omicida ai danni del marito). Cassandra si era fatta monaca – ma continuò sempre ad incontrare Galeotto, da cui ebbe ben tre figli naturali, riconosciuti – proprio nel convento di San Maglorio, oggi sede Mic, ed ebbe infine solenne sepoltura nella adiacente chiesa, anch’essa divenuta proprietà Mic ma al momento non agibile.

Dopo il Mic si andrà nel complesso di San Giovanni Battista, nella vicina omonima strada, a vedere il bellissimo chiostro medievale, di cui sopravvivono solo due lati, uno romanico (XIII sec.) ed uno gotico (XIV sec.) e alcuni resti, affrescati, dell’antico refettorio oggi trasformato in palestra: grazie ad un’autorizzazione della proprietà si potranno vedere anche questi affreschi, mutilati e frammentari ma ancora ben leggibili e consistenti in grottesche e simboli dell’Ordine Camaldolese (le due colombe che si abbeverano alla stessa coppa) cui il convento apparteneva. L’autore è quasi certamente Marco Marchetti (Marco da Faenza), collaboratore del Vasari e ben noto soprattutto per la magnifica volta ad ombrello della Molinella, proprio di fronte alla sede Pro Loco.
In pratica lo stesso programma si ripeterà sabato sera alle 19.30 e alle 20,

Sabato pomeriggio invece (ore 15) si andrà al palazzo Spada, oggi sede del Liceo Artistico, a vedere il Misa, cioè il Museo dell'ex Istituto Statale d'Arte. Tale gloriosa scuola di ceramica ha infatti quasi sempre conservato i pezzi del proprio campionario, con nomi assolutamente di prestigio perché la scuola fu una vera fucina di talenti; spiccano intanto gli insegnanti, in primis Domenico Rambelli, Anselmo Bucci e Angelo Biancini, ma anche moltissimi allievi, poi divenuti famosi, come Carlo Zauli, Pino Spagnulo, Panos Tsolakos, Albert Diato e altri.
Anche per questa apertura, del tutto straordinaria, si ringrazia la proprietà.
-> Sagra del Pellegrino 2025_programma

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